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Champions League, Allegri: “Ce la siamo complicata da soli”

L’allenatore bianconero: “In Israele non sarà facile, ma prima di pensare a Lisbona dobbiamo vincere lì”.

Nonostante la vittoria che riapre i giochi in ottica qualificazione, Allegri trova difficile non contestare ai suoi il quarto d'ora finale: "I ragazzi si sono resi subito conto che non si può giocare così, le gare vanno chiuse prima: non vuol dire smettere di giocare, ma gigioneggiare meno ed essere più cattivi. E' una questione psicologica e così la fase difensiva: non abbiamo fatto fallo sul loro gol e abbiamo mollato come squadra dopo che la partita sembrava facile. Loro sono una buona squadra e l'avevano già dimostrato, ma l'abbiamo complicata noi. Il girone? Prima vinciamo da loro, poi vedremo che saremo capaci di fare a Lisbona".

Qualche ossevazione sui singoli in ottica Milan, e non solo: "Con una gara ogni tre giorni serve stare dietro alle condizioni fisiche di tutti. Di Maria è bravo, l'importante è fargli arrivare la palla: il primo e il secondo assist sono stati di pregevole fattura. Rabiot è maturato e può migliorare nella verticalizzazione come ha fatto adesso in fase di interdizione. Paredes ha fatto una buona partita, è stato ordinato, mentre di solito va a giro per il campo: acquisendo ritmo, sarà un elemento straordinario".

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