Il tecnico della Roma José Mourinho ha parlato in conferenza stampa prima della trasferta dei Giallorossi valida per la quinta giornata della fase a gironi dell'Europa League contro l'HJK.
L'HJK Helsinki ha perso sei dei sette precedenti (1V) disputati contro squadre italiane nelle maggiori competizioni europee, incluso quello contro la Roma nel secondo turno di questa Europa League. L’unica vittoria dei finlandesi contro un’italiana risale all’ultima partita giocata in casa in questa competizione: 2- 1 vs Torino, nel novembre 2014.
Queste le parole dello Special One:
"Se contro il Napoli non abbiamo avuto 10 opportunità, con l’Atalanta ne abbiamo avute 15. Il gioco è positivo, a livello di esterni siamo in grado di dire che per gli infortuni non abbiamo mai giocato 3/4 volte consecutive con gli stessi giocatori. Celik è infortunato da un mese, Spinazzola fa ancora leggermente fatica. Ma a livello di manovra, nel calcio i numeri oggettivi sono i numeri di gol che la formazione segna e fa. Fino ad ora abbiamo segnato poco per quello che giochiamo".
L'HJK Helsinki non vince da cinque gare (1N, 4P) di Europa League, ovvero dai due successi consecutivi nella fase a gironi del novembre 2014. Nel ranking UEFA, inoltre, è oltre la 200° posizione:
"Non sono interessato al ranking, per nulla. Mi interessa quello che accade sul terreno da gioco, contro loro non ho sentito alcune differenza. Il ranking è come le statistiche della gara: una squadra che ha avuto 5 azioni pericolose ma non ha calciato in porta, nella statistica sembra che la squadra non abbia fatto nulla. Gli unici numeri che non si possono smentire sono quando una squadra segna o non segna. Le altre statistiche si possono interpretare nel modo in cui ognuno vuole. Per me l’Helsinki è una buona squadra".
Una parola anche sul campo finlandese, in sintetico, cosa che ha già dato molti problemi in passati alla Roma di Mou:
"Chi è abituato ad allenare ogni giorno in questo campo, ovviamente hanno un vantaggio, io penso che per questa ragione con un bellissimo stadio a fianco non si gioca. La verità è che l’anno scorso due volte abbiamo giocato in sintetico, due sconfitte, una pesantemente storica. Ma c’è stata la partita della verità, nel quarto di finale quando abbiamo ammazzato il Bodo all’Olimpico. Domani non abbiamo un’altra opportunità, e non c’è partita all’Olimpico che abbiamo già fatto. Per questo è molto chiaro: se perdiamo siamo fuori. Per questo non sono venuto alla conferenza per parlare del campo perché non c’è da piangere. Dobbiamo giocare e vincere. Non voglio lamentarmi. Dobbiamo giocare e come dicevo prima, dobbiamo vincere. Non ci sono giustificazioni sul campo: che sia in sintetico, o sabbia. Se vuoi la mia opinione, per me giocare sul terreno artificiale per me non è calcio, è un altro sport. Cambia il livello tecnico, non tattico e chi è abituato a giocarci ne è avvantaggiato. I giocatori soffrono e anche i migliori difensori devono cambiare tecnicamente. Ma io non ero nel mood di parlare di questo, sono nel mood di vincere la partita”.