"Il Nizza è il progetto che mi ha affascinato di più, l'ho sposato con lo stesso entusiasmo e la stessa passione che la proprietà mmi ha trasmesso nei primi colloqui; è il progetto migliore che il mio percorso potesse trovare" così esordisce nella conferenza di presentazione al Nizza Francesco Farioli, 34enne lucchese che, dopo aver collaborato, da preparatore dei portieri in primis, con Roberto De Zerbi a Benevento e Sassuolo, ha assunto il ruolo di capo – allenatore in Turchia, con Karagumruk e Alanyaspor (inizialmente ne fu vice, la giovane età portarono alla definizione di 'Nagelsmann' italiano).
"Vogliamo comandare il gioco" sintetizza Farioli, ex portiere dilettante che si è laureato in Filosofia con una tesi sul calcio e che è stato corteggiato in estate da Braga, Sunderland e Watford "Cercheremo di controllare la partita con il possesso, ma anche con efficacia, l'obiettivo è appunto voler creare opportunità con una fase di possesso fatta di idee e connessioni; i giocatori sono al centro del progetto, è una idea di calcio che li vuole aiutare nel creare relazioni. L'evoluzione della specie è dovuta a caso e necessità, lo stesso avviene nel calcio: l'adattamento alle circostanze e alle necessità è fondamentale per la salvezza".
"Un bel regalo di benvenuto, ci aiuterà nella parte più dura della preparazione a fare, davanti alla scala, un metro in più e non un metro in meno" commenta l'inizio che attende i rossoneri: al debutto contro il Lilla faranno seguito a stretto giro di posta le sfide a Lione, PSG e Monaco. "Rappresento la categoria degli ultimi, non ci potremo mai rilassare, perché se andiamo a 999 qualcuno è pronto a mangiarti".
Tra i principali elementi cardine del Nizza, squadra detenuta dalla Ineos, ci sono Schmeichel, Thuram, Dante e Viti.