C’era una volta il bunker. Il chiaro riferimento è alla difesa del Napoli che da sei partite ha perso la sensazione di inviolabilità, una delle principali caratteristiche degli azzurri in campionato. Dodici clean sheet (gare senza subire reti) su ventisei restano una media di tutto rispetto, ma c’è un’inversione di tendenza da raccontare.
L’ultima volta con Meret imbattuto risale addirittura al 12 gennaio col 2-0 rifilato all’Hellas Verona al Maradona. Da allora il Napoli non è più riuscito ad essere impermeabile. «È importante segnare una volta in più dell’avversario», ha spiegato Antonio Conte alla vigilia della sfida con il Como. Gli azzurri ci sono riusciti sia con l’Atalanta (3-2 il finale) che contro la Juventus (2-1), poi qualcosa si è inceppato tanto da entrare nel tunnel del febbraio nero con appena tre pareggi in quattro esibizioni.
Il passo indietro dal punto di vista delle prestazioni è stato evidente e il Napoli è incappato pure in una serie di errori difensivi che hanno sporcato un rendimento da applausi. Nel periodo considerato, Meret ha subito nove gol e il Napoli ha perso il primato solitario della miglior difesa del campionato. Adesso lo condivide con la Juventus (entrambe appaiate a quota 21). C’è un altro aspetto che va evidenziato: 5 delle 9 reti subite nelle ultime sei partite sono arrivate con il Napoli schierato a tre. È capitato nel finale del match contro la Roma con l’1-1 di Angelino, poi contro Lazio (due) e Como (sempre due).
È soltanto una casualità? Difficile pensarlo, è più probabile che col nuovo assetto qualcosa non abbia funzionato soprattutto nelle sfide contro i biancocelesti di Baroni e contro i lariani di Fabregas. Il cambio in corsa del sistema di gioco ha evidentemente tolto qualche certezza tanto che sono aumentate le disattenzioni individuali. Conte ha notato la situazione e sta valutando la possibilità di cambiare assetto col ritorno a 4 già sabato contro l’Inter: i meccanismi sono più collaudati e dovranno essere accompagnati da due fattori.
Il primo è la crescita di Alessandro Buongiorno: un’altra settimana di lavoro migliorerà sicuramente l’impatto della colonna della retroguardia azzurra. L’infortunio lombare gli ha tolto esplosività che adesso sta recuperando. Contro l’Inter servirà un altro passo in avanti dopo qualche incertezza mostrata nella sfida con il Como. L’altro aspetto riguarda il rientro di Mathias Olivera: l’uruguaiano è stato convocato domenica, ma al Sinigaglia è rimasto in panchina. Se dovesse partire dall’inizio, rappresenterebbe sicuramente un rinforzo molto importante. Garantirebbe equilibrio e fisicità, ingredienti preziosi per il Napoli nella sfida decisiva per la lotta scudetto. C’era una volta bunker. E Conte vuole ritrovarlo sabato.