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Fadera sblocca il Sassuolo: Lazio opaca e sconfitta 1-0

A sette giorni dal derby con la Roma, la squadra di Sarri cade a Reggio Emilia. Primi punti per i neroverdi

Sarà un derby della Capitale tra squadre ferite, quello che si giocherà domenica prossima alle 12.30 all’Olimpico. Perché dopo la Roma, ha perso anche la Lazio, alla seconda sconfitta consecutiva in trasferta: dominata a Como, stavolta la squadra di Sarri è caduta a Reggio Emilia con il Sassuolo di Grosso, che festeggia la prima vittoria in Serie A. Azzerati, per la Lazio, i segnali positivi arrivati contro il Verona: pessima la prestazione dei biancocelesti, capaci di rendersi pericolosi solo due volte, con Zaccagni al 62′ sullo 0-0 e con un colpo di testa di Gila al 91′. Non solo: Sarri deve fare i conti con gli infortuni muscolari di Rovella e Castellanos, entrambi a forte rischio per il derby.

«La cronaca della gara»

Matic ispira il Sassuolo

Insomma un’altra giornata molto negativa per la Lazio. Furibondi i tifosi, arrivati in seimila al Mapei: dopo un’estate senza mercato per il blocco totale imposto dalla Covisoc, ennesima delusione per i sostenitori biancocelesti. Contestata l squadra e consueti cori contro il presidente Lotito. Meritato il successo del Sassuolo, guidato dall’esperto Matic: la squadra di Grosso respira dopo le due sconfitte nelle prime due giornate.

Vranckx, rosso revocato dal Var

Nel primo tempo partita molto brutta, con un sussulto: al 25′ l’arbitro espelle Vranckx per un pestone sul piede di Rovella. Richiamato al Var, Tremolada opta per l’ammonizione, tra le proteste dei laziali. La squadra di Sarri, troppo lenta nel fraseggio per creare problemi alla difesa del Sassuolo, non tira mai in porta. Paga, la Lazio, la mancanza di qualità in fase di rifinitura: Castellanos fa il regista offensivo e non arriva alla conclusione. Zaccagni è spento per almeno un’ora, altri giocatori abili nell’uno contro uno non ci sono e così la manovra biancoceleste è sterile. Due ruoli in particolare si confermano i punti deboli: ala destra (Cancellieri) e mezzala sinistra (Dele-Bashiru). L’unica occasione è per il Sassuolo: dopo un errore di Romagnoli, Pinamonti tira sul primo palo ma Provedel è bravo nell’intervento di piede.

Il nervosismo di Rovella

Al 40′ Rovella, ammonito, deve fermarsi per infortunio: risentimento agli adduttori per il centrocampista, a questo punto in forte dubbio per il derby con la Roma di domenica. Il giocatore era tornato con questo problema dalla Nazionale, Sarri aveva anche lanciato una frecciata alla Federcalcio (“Infortunio sottovalutato, altrimenti lo avrebbero fatto rientrare a Roma”), però poi il tecnico (che non si è presentato in conferenza stampa, è dovuto tornare in Toscana per un problema famigliare, al suo posto il vice Ianni) lo ha rischiato e gli è andata male. La Lazio tutta si augura che non si tratti di nuovo di pubalgia, malanno che aveva tormentato Rovella già due stagioni fa. Nervosissimo, il giocatore ha anche discusso con qualche tifoso avversario posizionato dietro la panchina.

Le parate di Muric, il sigillo di Fadera

Nella ripresa entra Belahyane per Dele-Bashiru, uno dei giocatori “disintegrati dalle nazionali” (parole di Sarri alla vigilia), mentre Cataldi aveva sostituito Rovella. Problema muscolare dopo un’ora anche per Castellanos – risentimento alla coscia sinistra, pure l’argentino è da valutare in vista del derby – e quindi entra Dia. E Pedro prende il posto di Cancellieri. Al 62′ la chance più clamorosa per la Lazio: cross di Guendouzi e colpo di testa a botta sicura di Zaccagni, miracolo del portiere Muric. Al 70′ passa il Sassuolo: su angolo, assist di testa del difensore bosniaco Muharemovic per Fadera che, colpevolmente tenuto in gioco da Zaccagni, ancora di testa deposita in rete. Dopo un tentativo di Dia, l’occasione del pareggio è sprecata da Gila al 91′ di testa. Proteste della Lazio per l’episodio della mancata espulsione di Vranckx e per i pochi minuti di recupero concessi alla fine, ma la squadra di Sarri deve riflettere soprattutto sui propri errori.

SASSUOLO (4-3-3): Muric 7; Walukiewicz 5.5 (1′ st Coulibaly 6), Idzes 7, Muharemovic 7, Doig 7; Kone 6.5, Matic 7, Vranckx 5.5 (19′ st Volpato 6.5); Berardi 6 (36′ st Thorstvedt sv), Pinamonti 6 (36′ st Cheddira sv), Laurienté 5 (19′ st Fadera 7). Allenatore: Grosso 7.

LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Gila 5.5, Romagnoli 5, Nuno Tavares 5.5; Guendouzi 6 (35′ st Isaksen sv), Rovella 6 (40′ pt Cataldi 6), Dele-Bashiru 4.5 (1′ st Belahyane 6); Cancellieri 4.5 (15′ st Pedro 6), Castellanos 5.5 (15′ st Dia 5.5), Zaccagni 5. Allenatore: Sarri 5

ARBITRO: Tremolada di Monza 4.5

RETI: 25′ st Fadera.

NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.

Ammoniti: Vranckx, Rovella, Marusic, Muharemovic, Doig, Pinamonti, Belahyane, Matic, Volpato. Angoli: 3-6. Recupero: 4′ pt, 5′ st.

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