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Addio a Vito Chimenti, il centravanti della “bicicletta”

L’ex attaccante di Palermo, Catanzaro e Pistoiese è stato stroncato a 69 anni da un malore prima di una partita del Pomarico, formazione di Eccellenza lucana della quale era allenatore: la sua giocata sudamericana lo rese famoso negli anni ’80.

Nuovo lutto nel mondo del calcio. All'età di 69 anni è scomparso improvvisamente Vito Chimenti, ex attaccante anche di Serie A, ed ex allenatore. Fatale un malore accusato prima della partita tra il Pomarico, squadra di Eccellenza lucana di cui era allenatore delle giovanili, e la Real Senise. Vano il pur immediato intervento dei soccorrittori del 118, che hanno provato a rianimare Chimenti senza successo.

Nato a Bari nel 1953, Vito Chimenti, zio dell'ex portiere di Roma, Lecce e Juventus Antonio, attuale preparatore dei portieri della Spal, ha vestito in carriera le maglie di Matera, Lecco, Salernitana e soprattutto Palermo, club con cui segnando 29 reti in due ann in Serie B tra il '77 e il '79 si meritò la chiamata del Catanzaro in Serie A. Nel massimo campionato Chimenti ha giocato anche per la Pistoiese, nel 1980-'81, l'unica stagione giocata in A dagli arancioni, e per l'Avellino. Quindi l'ultimo triennio della carriera in B con il Taranto, fino al 1985.

Più che per i gol, però, Chimenti è rimasto nell'immaginario collettivo degli appassionati per la bravura nella cosiddetta “bicicletta”, il dribbling attraverso il quale alzava la palla di tacco sopra la testa saltando il difensore avversario in corsa. Una tipica giocata sudamericana, della quale Chimenti è stato l'interprete più famoso in Italia. Come allenatore ha lavorato soprattutto come vice nelle serie minori, ma anche per Foggia (2007) e Salernitana (2009).

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