La Juventus ha svoltato? In termini numerici possibile, anzi, molto probabile, visto che in campionato non perde una partita dallo scorso 27 novembre, in casa contro l’Atalanta, ma sul piano del gioco si può senza dubbio fare meglio.
C’è, però, che in un certo senso Massimiliano Allegri sembra aver trovato la quadra, dopo una prima metà di stagione difficile soprattutto per il rendimento altalenante: il 4-3-3 è, finora, il sistema che ha consegnato più concretezza e compattezza al progetto tattico bianconero.
Lo testimoniano le sfide disputate con questo sistema di gioco, anche in virtù degli uomini impiegati: di sicuro, però possiamo dire che contro la Roma la Juventus ha svoltato dopo l’ingresso in campo di Arthur e Alvaro Morata.
Il primo perché i bianconeri, costantemente a caccia di idee in mediana nella prima parte di stagione, sembrano aver trovato in lui l’elemento giusto in casa propria: sul brasiliano, sulle sue qualità in termini di premesse, c’erano pochi dubbi. Quando vuole, Arthur rimane uno dei migliori interpreti in cabina di regia, con ampi margini di miglioramento che contrastano con il rendimento non troppo costante.
Contro la Roma Allegri lo ha inserito nella ripresa affiancandogli Locatelli e McKennie mezzali, senza dubbio soluzioni logiche e importanti ai fini di una manovra più bilanciata tra costruzione, fase difensiva e fase offensiva (sia Locatelli che McKennie hanno doti da incursori). I risultati, assai differenti rispetto al gioco con Bentancur in campo, sono la prova.
Arthur, in ogni caso, è un giocatore diverso rispetto al corrucciato brasiliano arrivato nel 2020: “Ordine e Progresso”. Liberando Locatelli la Juve ha guadagnato terreno e margine d’azione: tra l’altro facendo vedere, una volta in più, le qualità del centrocampista azzurro. Gamba e occasioni pericolose. Che poi è quanto si è visto a EURO 2020 con la maglia dell’Italia, nulla di nuovo. O meglio: qualcosa di nuovo in casa Juventus.
Discorso simile per Morata, che subentrando contro la Roma ha dimostrato la sua importanza come centravanti nel tridente della Juventus: non dà mai punti di riferimento, come testimonia il goal di Locatelli, andando in profondità e trascinandosi dietro il proprio marcatore. E’ un giocatore, in questo momento, fondamentale per i bianconeri.
Questi alcuni dei segnali consegnati dalle ultime uscite della formazione di Massimiliano Allegri: come sempre, però, bisognerà passare in campo l’esame della costanza. Quello delle premesse, e dei primi sviluppi, la Juventus lo ha già superato. Arthur pure.