E' netta la presa di posizione a favore del calcio espresso dalla banda Bertolini da parte di Arrigo Sacchi sulle pagine de 'La Gazzetta dello Sport': "Ci sono due parole per descrivere il mio stato d'animo dopo la vittoria dell'Italia sull'Argentina al debutto nel Mondiale femminile, gratitudine e meraviglia; meraviglia perché non mi aspettavo di vedere una Nazionale tanto aggressiva, organizzata, determinata, gratitudine perché quando uno spettatore riceve emozione è giusto dica grazie. Levo il cappello davanti a queste ragazze che si sono battute con coraggio, grinta e intelligenza: non ricordo rappresentative nazionali che abbiano affrontato in questa maniera l'Argentina; il segreto è stato rimanere compatte, giocare a ritmi altissimi, fare un pressing efficace e continuo, raddoppiare sempre le marcature. L'Argentina non ha potuto sfruttare le qualità delle sue giocatrici proprio per il nostro ritmo: il migliore antidoto per fermare i rivali è sempre cercare il dominio del campo. Conclusioni e spunti individuali si possono migliorare, ma tenere l'iniziativa è la premessa giusta".
Se il dominio del campo è stato il fine del gioco, i mezzi sono stati motivazioni e spirito corale, farina del sacco di una Milena Bertolini pronta adesso a sfidare Svezia e Sudafrica: "Alla CT bisogna fare i complimenti perché l'Italia ha avuto forti motivazioni, elevato spirito di squadra e un gioco ben organizzato che ha supportato le giocatrici nell'arco dell'intera gara. Non conosco però l'ambiente del calcio femminile e non so come le ragazze reagiranno a questo successo, temo quindi la precarietà della vittoria; in simili situazioni, le squadre maschili rischierebbero di sentirsi arrivati, già bravi, già campioni. Ho apprezzato moltissimo la nostra fase difensiva, non hanno sbagliato nulla: zero errori, zero indecisioni, la massima attenzione nel chiudere gli spazi e la prontezza a ripartire".
La riflessione finale è rivolta al movimento in sé: "Questo coraggio mi convince che il calcio femminile sia in crescita; qualche tempo fa avevo visto dal vivo una partita tra una squadra di Serie A femminile e una di Allievi maschile e non c'era storia, adesso invece differente perché le donne hanno acquisito conoscenze e maturato esperienze importanti".