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Brescia-Cosenza: caos, scontri e auto incendiate

Partita sospesa a un minuto dalla fine del recupero, ma gli ultras bresciani dopo l’invasione di campo si dirigono verso la curva calabrese

Dopo l'1-1 del Cosenza che salva i calabresi e porta il Brescia in Serie C succede il caos. Gli ultras lombardi decidono di protestare a modo loro: fumogeni e petardi nell'area di rigore di Micai, portiere del Cosenza, quindi invasione di campo. L'arbitro decide di sospendere la partita, entra in campo e si schiera la polizia. Quando il peggio sembra alle spalle, in realtà la parte di curva del Brescia che si era svuotata lo aveva fatto per raggiungere, fuori dallo stadio, lo spicchio dedicato ai fan ospiti. Anche qui lancio di petardi e fumogeni. Partita definitivamente conclusa, ma clima tesissimo.

I tifosi del Cosenza sono rimasti imprigionati nel loro settore fino all'una di notte. Sono state incendiate auto, le zone intorno al Rigamonti hanno subito la devastazione da parte dei teppisti travestiti da tifosi, ci sono stati feriti tra gli steward e le forze dell'ordine, oltre che di un tifoso ospite. Data alle fiamme anche la vettura del difensore del club lombardo Huard.

Un finale vergognoso dei play out che, dopo 38 anni, hanno decretato la discesa in C dei lombardi. I tifosi del Brescia hanno anche tentato di irrompere nello stadio per attaccare i circa mille tifosi cosentini presenti, respinti dalle forze dell'ordine. Oltre al danno della retrocessione, ci saranno sicuramente anche i provvedimenti del giudice sportivo nei confronti della curva bresciana, da scontare nelle prossime partite, dunque nella prossima stagione.

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