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Dall’oratorio a San Siro, Bastoni: “Sono grato alla mia comunità”

Nell’estate del 2021 si è laureato “Campione d’Europa”, ma tutto è partito dal cemento di quel campetto condiviso con gli amici e gli animatori, sempre aggrappato alla fede.

Alessandro Bastoni ha 23 anni e già una carriera alle spalle da poter raccontare a sua figlia Azzurra Agnese, nome in omaggio alla sua migliore amica morta all’età di 16 anni, e agli amici di sempre. E gli amici di sempre sono quelli cresciuti con lui all’oratorio di quartiere, dove tutto ebbe inizio.

“Sarò sempre grato a quei ragazzi, agli animatori, alla mia comunità, ero molto timido, facevo fatica anche a relazionarmi con i miei coetani, oggi è diverso ma se sono cresciuto con dei valori lo devo a loro” ha confidato alle pagine della Gazzetta dello Sport. 

“Credo che insieme ad una famiglia solida, la base per affrontare ogni difficoltà che la vita ti pone davanti, sia necessario per chi vuole fare una carriera ed un mestiere simile”. “Io un esempio? È una grande responsabilità, anche io da piccolo ammiravo i calciatori, non sempre hanno comportamenti esemplari ma è importante che lancino dei segnali positivi; ai ragazzi oggi dico di impegnarsi e divertirsi e di avere sempre un piano B”.

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