Luca Gotti apprezza lo spirito della squadra, che ha una posizione di classifica discreta nonostante il rendimento in trasferta e qualche lacuna offensiva: "C'è un'identità di gioco sempre più consolidata. Sbagli le occasioni perché le crei. Vorrei sottolineare che non è semplicissimo, dopo tre kappaò di fila, cercare di giocare così contro l'Udinese: cercare di uccidere la partita, provare a gestire la partita.. Nella stessa azione hai tre occasioni e in contropiede prendi gol: questo mentalmente ti uccide, ma i ragazzi dimostrano uno spirito che mi piace. La squadra non ha una dote statistica di molti gol, ma almeno si sta mettendo nella condizione di poter segnare: Nzola deve imparare a fare i gol semplici, quelli che ha realizzato sono sue invenzioni. A Verdi manca continuità, ma ci garantisce conclusioni da fermo".
Questa la riflessione su qualche singolo: "Ampadu ha fatto bene sia in difesa che nel secondo tempo a metà campo. Elogio il professionista Caldara: si è presentato e ha giocato in condizioni fisiche difficili. È uscito dall'undici titolare e ha continuato a lavorare con abnegazione, come se fosse il capitano e questo è un bell'esempio per i giovani: adesso sta giocando bene, è a suo agio come centrale nei tre dietro".