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Inzaghi si sbilancia: “Lautaro da Pallone d’oro”

Il tecnico dell’Inter si gode l’argentino e aspetta la sfida di Champions contro il Salisburgo con tanti dubbi di formazione

Dopo aver riconquistato la vetta della classifica in Serie A, grazie alle Juve, l'Inter si rituffa nell'avventura europea. Domani alle 18:45, per la terza giornata dei gironi di Champions League, affronterà il Salisburgo. Simone Inzaghi si avvicina all'appuntamento con parecchi dubbi di formazione e una certezza: “Lautaro è da Pallone d'oro”.

I nerazzurri hanno vinto 3-0 a Torino nell'ultima uscita: “Arriviamo alla partita contro gli austriaci bene, sabato abbiamo vinto una partita importante, non semplice. Domani è importantissima, in un girone molto equilibrato, dove bisognerà tenere molto alta la concentrazione, il Salisburgo è una squadra non semplice da affrontare, che ha vinto a Lisbona contro il Benfica".

Messi in guardia i suoi, Inzaghi può dedicarsi a lucidare i suoi gioielli: “Thuram? Le sue qualità penso che fossero note a tutti quanti, è normale che cambiando campionato o cambiando Paese si poteva pensare ci fosse qualche difficoltà d'ambientamento, invece è stato bravissimo e bravissimi sono stati i suoi compagni. L'hanno fatto sentire subito a suo agio e ci sta dando grandi risultati, ma deve continuare così".

Dubbi sull'undici;: “In conferenza oggi ho diversi dubbi di formazione, perché quando hai un giorno in meno, come capita oggi, ho visto dieci giocatori ieri ed erano quelli che non sono scesi in campo dall'inizio contro il Torino. Gli altri hanno fatto un grande lavoro di scarico, quindi il gruppo si unirà oggi: qualcosa cambierò, le rotazioni devono essere un valore aggiunto perché giocando ogni 72 ore la fatica fisica e mentale si fa sentire. In più, ho tantissimi nazionali, dovrò valutare tutti bene".

Sanchez è un'arma in più: “È pronto, è un giocatore che ho voluto fortemente qua, l'anno scorso avevamo fatto una scelta diversa e ha voluto tornare con grande entusiasmo. Sta lavorando quotidianamente molto bene, non ha fatto grande preparazione ma ha partecipato a entrambe le soste con la sua nazionale. Non so ancora se giocherà dall'inizio, so che Sanchez e Arnautovic sono due giocatori che abbiamo voluto: Marko ha già dimostrato nelle prime partite, Alexis è già stato tanto tempo qui e ci daranno entrambi grandi soddisfazioni".

Tra pochi giorni l'Inter affronterà la Roma dell'ex Lukaku: “Alla Roma e a Lukaku ci penseremo tra 48 ore, adesso siamo concentrati sul Salisburgo e sappiamo che dovremo essere molto concentrati. È una squadra che vince il suo campionato da dieci anni, che fa la Champions da sempre: ha cambiato tecnico ma è un allenatore che ha lavorato per anni nell'academy".

Esterni: “Per quanto riguarda i quinti, chiaramente sono quelli che spendono più di tutti gli altri, per il sistema che adottiamo. Cercherò sempre di cambiarli a partita in corso: lo faccio quasi sempre, perché abbiamo necessità di averli e purtroppo in questo momento ci manca Cuadrado, che aveva fatto il primo mese molto molto bene e poi ha avuto questa infiammazione che non lo lascia lavorare come vorrebbe. Per fortuna ho Darmian, che ha fatto il terzo l'anno scorso perfettamente e in qualche partita, come a Torino o a Cagliari, per far rifiatare Dumfries fa il quinto nel migliore dei modi".

Il Salisburgo sulla lavagnetta di Inzaghi: “È una squadra che gioca bene a calcio, che ha un modulo aggressivo, anche se nella partita di precampionato avevano un sistema differente. Non è questione di numeri: è una squadra che sa variare, che conosce diversi moduli, che verticalizza quando è in possesso. Bisognerà fare una partita da vera Inter".

Capitolo difesa: “Siamo molto contenti di Pavard, è un giocatore perfetto nel nostro sistema e siamo contenti della scelta fatta". Il portiere: “Con Sommer per Onana la costruzione dal basso non è cambiata molto. sono rimasti gli stessi principi di gioco. Con Onana e Handanovic eravamo abituati bene, è stato scelto Sommer anche per quello: Yann coi piedi è bravissimo, si sta inserendo bene. Poi è normale che l'Onana di settembre non fosse l'Onana che ha chiuso ad aprile-maggio: le qualità tecniche le aveva già da allora, poi è cresciuto moltissimo col tempo, con l'allenamento, con l'aiuto di Handanovic. Sommer ha ottime qualità, sta capendo bene i nostri principi, come Audero".

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