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Israele, perché la sfida con l’Italia si gioca in Ungheria

La sfida di lunedì a Budapest per motivi di sicurezza dopo lo scoppio del conflitto israelo-palestinese. Il premier Orban in ottimi rapporti con Nethanyahu

BUDAPEST – Perché Israele-Italia si gioca in Ungheria, Paese diventato ormai la sede delle partite di calcio della squadra nazionale israeliana e dei club impegnati nelle coppe europee? L’antefatto è politico: quelle con le squadre israeliane in campo sono partite così delicate da richiedere sempre un’attenzione particolare per tutte le federazioni che le affrontano: la sicurezza è più che mai il tema prioritario, a maggior ragione dal 7 ottobre 2023, data dell’attacco di Hamas, e dai successivi eventi della guerra israelo-palestinese. Il Belgio del ct italo-tedesco Domenico Tedesco, inserito con Italia, Israele e Francia nel gruppo B della Lega A di Nations League, è l’esempio più recente. Venerdì, il giorno di Francia-Italia, si è giocata Belgio-Israele (3-1) in campo neutro e a porte chiuse, sempre in Ungheria, a Debrecen. Nessuna città belga, per timore di attentati, aveva ritenuto di correre il rischio di ospitare la gara, a cominciare da Bruxelles, inizialmente indicata come sede. Il conflitto in Medio Oriente e i precedenti degli attentati islamici (l’ultimo, proprio a Bruxelles nel 2023, con tre morti, l’attentatore e due tifosi svedesi che stavano andando allo stadio) avevano indotto la capitale a rinunciare. Anche Anversa, Bruges, Liegi e Gand avevano declinato l’invito. Così è spuntata la soluzione ungherese.

I rapporti tra Orban e Nethanyahu

Il premier Viktor Orban è in ottimi rapporti con Benjamin Nethanyahu e ha proposto da subito l’Ungheria come sede delle partite casalinghe di nazionale e club israeliani: non solo per la folta comunità ebraica del Paese e in particolare a Budapest, ma perché si è detto in grado di garantire la sicurezza all’Uefa. Lo stadio Jozsef Bozsik, che ospita la storica Honved è dunque ora lo stadio “di casa” di Israele. Il prossimo 14 ottobre invece sarà l’Italia a ospitare a Udine la nazionale israeliana: al netto delle misure di sicurezza rafforzate il match si dovrebbe svolgere regolarmente senza restrizioni, anche se è già stata preceduta dalle polemiche: la giunta della città ha rifiutato il patrocinio alla gara.

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