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Leao si racconta: “Milan a vita. Rinnovo atto d’amore”

L’attaccante portoghese ha parlato del suo nuovo contratto con il club rossonero a Sky e alla Gazzetta dello Sport

È arrivato al Milan nell'estate del 2019 e adesso la sua avventura con la maglia rossonera proseguirà fino al 30 giugno 2028. Rafael Leao ha deciso di voler proseguire il suo rapporto con il club con cui ha già vinto uno Scudetto. Adesso c'è una nuova dirigenza e per l'attaccante portoghese c'è anche una nuova maglia, la numero 10, dopo aver giocato nelle stagioni precedenti con la 17.

Leao si è raccontato così nelle interviste a Sky e alla Gazzetta dello Sport: "Il rinnovo è stato un atto d'amore. Nella mia testa c'era già la decisione, ci ho pensato tanto, era solo una questione di scegliere il momento giusto. Prima volevo andare in finale di Champions, ma non ci siamo riusciti. Ho firmato per cinque anni, voglio stare qui. Il progetto è molto importante, ci sono molti giovani e la cosa più importante è che qui posso crescere ancora per arrivare al mio obiettivo: vincere molto".

Sui prossimi obiettivi ha dichiarato: "Dobbiamo fare una stagione da grande squadra e vincere un trofeo, siamo molto forti da quello che ho visto col Real Madrid. Il sogno dello scudetto l'ho realizzato, ora manca la Champions, il trofeo che tutti i calciatori vogliono vincere". Sulla sua nuova maglia invece: "Sono orgoglioso di avere il numero 10, ma sarà ancora più bello giocare con la 10 a San Siro. Brahim Diaz è un amico, quando ho sentito che doveva tornare a Madrid, ho chiesto il 10 alla società".

Leao ha poi parlato dei nuovi arrivati dal mercato: "Quest'anno dal portiere all'attaccante siamo tutti forti, sento che l'ambiente è top. Pulisic è forte, può fare la differenza a destra e a sinistra nell'uno contro uno. Loftus-Cheek è potente, porta palla, spingerà la squadra da dietro in avanti. In Serie A non c'è un giocatore come lui. Reijnders è bravo sulle palle inattive, calcia bene ed è forte nel passaggio, il mediano per noi è importante per palleggiare".

Quindi, ha parlato degli addii. Su Paolo Maldini: "È stata una sorpresa. Sono venuto al Milan anche perché mi ha chiamato lui. È stato molto importante per me, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo, ma la società ha deciso così". Su Sandro Tonali: "Non mi aspettavo la sua cessione, ma il club ha deciso così. Non è stato facile perché Sandro è milanista, ci ha aiutato a vincere lo scudetto". Infine, su Zlatan Ibrahimovic: "Lui tifa per noi ed è uno di noi. Forse ci vedremo presto. Poi sarebbe bello giocare con Kylian Mbappé".

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