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Mihajlovic para la contestazione: “Cose italiane”

L’allenatore del Bologna ha parlato alla vigilia della partita contro il Verona commentando la presenza dei tifosi al campo di allenamento.

È tempo di debutto casalingo per il Bologna che dopo la sconfitta sul campo della Lazio cerca i primi punti della stagione al Dall’Ara contro un Verona in crisi nera.

I tifosi rossoblù hanno fatto capolino a Casteldebole per esprimere la propria insoddisfazione per il mercato svolto finora dalla società, ma alla vigilia della gara contro l’Hellas Sinisa Mihajlovic ha fatto il punto sul momento della squadra, fuori e dentro il campo:

“In Italia c’è sempre pressione, non si è neanche iniziato a giocare e già si parla di esoneri. A me piace così perché ti tiene sempre sveglio. Dobbiamo imparare a gestire gli eventi e non subirli. Contro la Lazio ci siamo fatti male da soli riempiendoci di cartellini. Ci servirà da lezione, ma forse ho sbagliato anch’io con i cambi, avevo Arna, Soumaoro e Sansone ammoniti, tutti e tre teste calde, non li ho sostituiti prima dell’intervallo perché mancava poco, poi invece è successo quello che è successo…”.

Poi il “caso Orsolini”, reduce da un ritardo all’allenamento e rassicurazioni sul mercato: “Io non porto rancore, ma le regole vanno rispettate. Ora i ragazzi arrivano tutti in orario. Possono succedere molte cose, mancano ancora 11 giorni, vogliamo migliorare ed essere ancora più competitivi, ma non prenderemo tanto per prendere, cercheremo qualcuno migliore di quelli che abbiamo”.

 

 

 

 

 

 

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