Juventus settebellezze. I bianconeri iniziano il 2023 con un sorriso, seppur tirato e sofferto, proprio come la vittoria strappata allo scadere sul campo della Cremonese, avversario ritrovato dai torinesi in campionato 17 anni dopo l'ultimo precedente.
Allo Zini è finita 1-0 per una magia su punizione al 90' di Arkadiusz Milik, che ha beffato il fino a quel momento insuperabile Carnesecchi regalando ad Allegri la settima vittoria consecutiva, tutte senza gol al passivo: l'imbattibilità della porta bianconera sale quindi a 666 minuti, tanto è passato dalla rete del milanista Tomori nel 2-0 dello scorso 8 ottobre. Da quel momento la Juve in campionato ha solo vinto e il successo di Cremona permette a Danilo e compagni di restare a -2 dal Milan secondo in classifica.
Contro l'unica squadra del campionato ancora a secco di vittorie, che lo scorso 10 dicembre aveva imposto lo 0-0 al Milan proprio allo Zini, è stato però tutt'altro che facile. Non si è vista la bella Juve ammirata contro la Lazio nell'ultima partita prima della sosta, anche per merito di una Cremonese che ha giocato con coraggio, mettendo a nudo i limiti tecnici, ma anche di esperienza, della squadra di Allegri, scesa in campo con un 3-5-1-1 fin troppo abbottonato, con la fase offensiva affidata a Miretti e Milik e Soulè preferito sulla destra a Federico Chiesa, entrato nella ripresa, al pari di Rabiot per l'ex Fagioli e di Paredes. Solo spiccioli invece per Samuel Iling-Junior, entrato proprio poco prima del gol di Milik al posto di Kostic.
Bravo il polacco a disegnare un sinistro che ha aggirato la barriera predisposta da Carnesecchi con soli tre giocatori: il portiere dell'Under 21 è partito in ritardo e non è riuscito ad intercettare il pallone che ha sbattuto contro il palo prima di insaccarsi.
La partita è stata sostanzialmente equilibrata e ricca di capovolgimenti di fronte. La Cremonese ha tenuto ritmi molto alti, inibendo la Juve col suo pressing alto e può recriminare per il gol annullato a Valeri al 20' per fuorigioco millimetrico e per i due pali colpiti nel secondo tempo da Dessers e da Afena-Gyan, oltre che su un paio di contropiede non finalizzati dallo stesso Valeri e da Milanese.
La Juventus nel primo tempo è stata tutta in qualche isolato tentativo dalla distanza, per poi aumentare i giri del motore nel secondo tempo creando tante occasioni per sbloccare il match, in particolare dopo gli ingressi di Kean per Miretti e di Chiesa. L’ex Psg ha impegnato due volte l’attentissimo Carnesecchi, graziato anche da Gatti e da Kostic, impreciso in un servizio per Milik poco prima di venire sostituito. Poi il colpo da biliardo del polacco, che tiene in quota la Juventus.