Il quotidiano Libero ha intervistato Adriano Galliani, dirigente del Monza, a pochi giorni che precedono le elezioni suppletive al Senato per il posto di Silvio Berlusconi.
Ecco alcune dichiarazioni di Galliani: “Se c’è una cosa che Berlusconi mi ha insegnato è a non porre limiti alla volontà di fare meglio. Ho sempre lavorato per soddisfare i suoi desideri, che poi erano anche i miei. Lo farò anche questa volta".
Prosegue poi il dirigente brianzolo: "Un anno fa il Monza doveva giocare la sua prima stagione in serie A, dopo 110 anni di storia del nostro club. Era una pagina storica, che meritava tutto il mio impegno e la mia attenzione. Se mi fossi ricandidato al Senato sarei stato un cattivo parlamentare e un cattivo dirigente sportivo. Con Berlusconi avevamo realizzato il miracolo di portare il Monza dalla C alla A e non volevamo certo vanificarlo".
Ancora Galliani: “Lo scorso anno il Monza è stata la neo-promossa con il migliore piazzamento nei primi cinque campionati europei. Ora la squadra ha più esperienza e la società è meglio strutturata. Naturalmente continuerò ad occuparmene, ma ora penso di essere in grado di conciliare due grandi passioni, lo sport e l’impegno per la collettività. Del resto non potevo dire di no all’onore di rappresentare la mia terra, la terra in cui sono nato e ho vissuto, e all’onore di candidarmi nel collegio che è stato di Silvio Berlusconi, completando idealmente il percorso di una vita intera al suo fianco".
Alla doamdna: “Resterà amministratore delegato del Monza?”, il dirigente non ha dubbi: "Assolutamente sì, con la passione di sempre! Il balletto con Gomez? Papu è un grande acquisto per il Monza. Credo che ogni tifoso abbia festeggiato, in qualche modo. L’ho fatto anch’io, ovviamente in modo scherzoso. Non vedo davvero perché la cosa debba entrare nella discussione sulla campagna elettorale”, riporta Tuttomercatoweb.