Paolo Cannavaro parla della situazione del calcio italiano dopo l’infausta mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali: “La delusione, per un paese che vive di pane e calcio, è quella non di tragedia ma quasi, calcisticamente parlando. Le motivazioni è difficile anche trovarle, si dovrebbe andare molto più a fondo. Ai ragazzi non si può dire nulla, tranne che in una partita dalla quale ci si aspettava un risultato diverso siamo incappati in una sconfitta inattesa. Però la squadra ha dimostrato di aver dato tutto in campo”.
Già 5 anni fa fu la stessa storia: “Settori giovanili? Se ne parlò tanto quando non ci siamo qualificati l’ultima volta, se ne parla di nuovo ora. Noi sono diversi mondiali che dimostriamo dei limiti, si dovrebbe parlare di meno e fare più fatti. Essendo nell’Unione Europea, un limite agli stranieri non è possibile. Però calcisticamente siamo un Paese che ha poco da chiedere: abbiamo materia prima in quantità. Se ricominciamo a lavorare bene sui giovani possiamo riportare il calcio italiano ai livelli che ha sempre avuto a livello mondiale. Italia, Germania, Brasile, Argentina sono nazioni che non hanno da invidiare nulla a nessuno”. Perché “bisogna tornare a credere nei ragazzi come una volta. Anche badando meno alla tattica”.