Domani sera Manchester City e Arsenal si giocano una bella fetta di Premier League, Pep Guardiola sfida il 'discepolo' Mikel Arteta.
L'allenatore impegnato nella finale di FA Cup contro il Manchester UTD e nella semifinale di Champions League contro il Real Madrid non vuole mollare nulla e sogna la terza vittoria di fila in campionato: "Sarò una gara molto importante, ma non sarà decisiva no; mancano troppe partite ancora per dire che questa è decisiva. L'Arsenal è una grandissima squadra, che lavora sui dettagli, dal possesso-palla ai calciatori che mettono in campo: Mikel ha dato loro una dimensione nuova, sono aggressivi, vanno a Liverpool per dimostrare che sono meglio del Liverpool; sono un avversario difficile, lo abbiamo visto nelle due sfide stagionali".
Queste le riflessioni sul rapporto con Arteta: "Non è cambiata l'amicizia, lui vive a Londra e io a Manchester. Siamo rivali e ci parliamo meno, ma la voglia di battere un amico si limita ai 90', è così con altri. Io mi considero un allenatore e un uomo di campo più che un manager: Mikel ha cambiato l'atteggiamento dell'Arsenal, ricevendo dalla società il supporto che serve per vincere".
Il Manchester City, che ha 5 lunghezze di distacco, ma ancora due partite da giocare in più ripetto ai 'Gunners', è reduce da undici vittorie in dodici partite: "Sappiamo che se perdiamo una partita non vinciamo la Premier. E' un atteggiamento che non avevamo a ottobre, o novembre, a differenza dell'annata in cui per ottenere 100 punti abbiamo giocato ogni gara come una finale: ho la sensazione che da qualche tempo quella mentalità sia tornata, ora possiamo giocarci la Premier dipendendo solo da noi".