Questo sito contribuisce alla audience di
 

Rivera, ottant’anni e la solita verve: “Il numero 10 è il mio, è l’unico”

Il Pallone d’Oro 1969: “Pelè il più grande, se non fosse stato già inventato, il calcio l’avrebbe inventato lui”.

"Ho letto che l'uomo vivrà sino a 130 anni, ne ho ancora davanti una cinquantina e voglio usarli bene; questi ottant'anni mi toccano, non posso farci niente, Poi mi dico che Paul McCartney e Mick Jagger ancora cantano e quindi.. Ho sbagliato a non prendere il patentino prima, però sono stato allenatore in campo vent'anni, sono pronto: so tutto del mestiere; se mi chiamano in Azzurro vado, costo molto meno di Spalletti. Non ho mica capito la vicenda Mancini, e non sono il solo. Farei calcio d'attacco, nessuna costruzione dal basso: sempre con tre punte là davanti. In quello Berlusconi aveva ragione. Non mi tenne al Milan perché aveva forse paura gli facessi ombra, non sono un signorsì; quando mi propose di dirigere i Milan Club decisi di cambiare aria.  Anche in Parlamento le nostre idee erano inconciliabili" esordisce a 'La Repubblica' Gianni Rivera, pronto a tagliare domani il traguardo degli ottant'anni.

Il Golden Boy sbarcato da Alessandria alla Scala del Calcio ha sempre difettato in diplomazia: "Non è bello essere messi da parte da chi hai aiutato, faccio un esempio. Quando Liedholm andò alla Roma, suggerii a Colombo il nome di Giacomini, lui arrivò e disse al presidente che gli avrei creato problemi. Quando ho visto il nuovo calcio d'inizio delle partite, pensai avessero cambiato il regolamento: passare subito palla all'indietro? Così ritrovi tutti gli avversari di fronte all'inizio dell'azione; che il regista faccia il difensore centrale è una puttanata.. Così non avrei segnato il 4 a 3 alla Germania Ovest: volevo dribblarli tutti, poi vidi quel muro bianco e passai il pallone di lato, per poi riceverlo; solo in tivu mi accorsi di aver segnato di destro e non di sinistro, così rapido era stato il cambio di piede".

Lapidari i giudizi sul calcio moderno e su compagni e avversari nel cammino a forma di sfera: "Oggi si allenano i muscoli più che la tecnica, i nostri ragazzi non sanno fare gol. Il numero 10? E' il mio, è l'unico: se sei Rivera, devi esserlo per sempre, ma quando ho visto che lo danno anche ai portieri ho pensato che il calcio fosse finito. Mazzola? Eravamo molto diversi, la staffetta in Messico fu una stupidaggine, prima avevamo sempre giocato insieme; ero scomodo, l'avversario ideale era proprio il Brasile, perché giocava e lasciava giocare, forse con me in campo dall'inizio avremmo vinto noi. Pelè? E' stato il migliore: se il calcio non fosse già stato inventato, lo avrebbe inventato lui. Era tutto, potente, sensibile, saltava in alto come una molla: mi disse che non voleva andare negli Stati Uniti, chiese al Cosmos una cifra spropositata, gliela diedero..".

 

Next Post

Mercato : Les infos et rumeurs de transferts les plus chaudes du jeudi 17 août

Gio Ago 17 , 2023
Mercato : Les infos et rumeurs de transferts les plus chaudes du jeudi 17 août

Da leggere

P