Guillermo Ochoa veste subito i panni da leader ed è fiume in piena nella conferenza stampa di presentazione: "Non potevo dire no alla Salernitana, il direttore sportivo mi ha spiegato quale sia il progetto della Salernitana nel medio-lungo termine e mi ha subito coinvolto. Avevo altre soluzioni per continuare la mia esperienza in altri campionati, ma appena è finita la Coppa del Mondo ho avvertito la voglia di sposare un progetto ambizioso, Sono contento di esordire contro un avversario prestigioso come è il Milan. Ci teniamo a iniziare bene l'anno, nel nostro stadio possiamo toglierci tante soddisfazioni. Gioco nel campionato migliore del mondo, sono felicissimo di indossare la maglia granata".
Ochoa esalta il pubblico cilentino: "Quello della tifoseria è un argomento che mi incanta, so che la nostra curva è calda come quella messicana e quando abbiamo iniziato la trattativa ho subito pensato al calore del pubblico. Chi viene dal continente americano ha bisogno di essere trascinato dal popolo, vogliamo salvarci e fare poi in modo che questa squadra resti in Serie A il più a lungo".
Sarà assieme a Lozano la bandiera messicana in Italia: "A fine Mondiale ho domandato a lui qualche informazione sul calcio e sul campionato italiano, ma non ho domandato consigli su questa scelta; il fatto che molti tifosi messicani mi seguano sui social è fonte di responsabilità, devo essere un atleta responsabile se voglio fare da esempio ai giovani; se ci riuscirò, vorrei fare leva su queste caratteristiche per giocare il mio 6^ Mondiale. I miei colleghi? Buffon è il migliore, ma ho stimato Pagliuca, Toldo, il nostro ds De Sanctis. La scuola italiana è famosa, Donnarumma e Meret sono gli ultimi baluardi riconosciuti. Sono a disposizione di Sepe, non ho ancora scambiato quattro parole con lui; sono al servizio della Salernitana, se giocherò o se supporterò lui da fuori. Apprezzo la chiarezza della società: mi ha proposto un contratto della durata di 6 mesi e sta a me far sì che vogliano poi sfruttare l'opzione del rinnovo".
Morgan De Sanctis ha infine preso la parola: "A inizio stagione avevamo tre portieri che potessero garantire affidabilità. L'infortunio di Sepe ha cambiato la nostra strategia e il mercato ci ha dato la possibilità di accogliere un campione come Ochoa. Sarà il valore aggiunto dentro e fuori dal campo. Ha partecipato a cinque rassegne iridate, la determinazione che ha nel giocare un altro torneo mondiale è pari all'entusiasmo di giocare in Serie A".