L'eliminazione subita dalla Spagna agli ottavi di finale di Qatar 2022 ad opera del Marocco ha segnato ufficialmente l'inizio di una nuova era per la Roja.
Dopo l'esonero di Luis Enrique, sostituito da Luis de la Fuente, si apprende infatti la notizia che l'ex ct dell'Under 21 non potrà contare sull'apporto di Sergio Busquets: il volante del Barcellona, capitano della Spagna in Qatar, ha infatti comunicato attraverso un lungo post sul proprio profilo Instagram la decisione di lasciare la nazionale.
"Ciao a tutti, vorrei annunciare che dopo quasi 15 anni e 143 partite è arrivato il momento di salutare la Nazionale – ha scritto il centrocampista del Barcellona – Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo lungo cammino. Da Vicente del Bosque che mi ha dato la possibilità di iniziare, a Luis Enrique per avermi fatto divertire fino all'ultimo secondo (…) E, naturalmente, grazie a ciascuno dei miei compagni di squadra, con i quali ho lottato per provare a portare la squadra dove meritava, a volte con successo e altre meno, ma dando sempre tutto e con il massimo dell'orgoglio. È stato un onore rappresentare il mio paese e portarlo in alto, essere un campione mondiale ed europeo, essere capitano e giocare tante partite".
Busquets ha poi fatto un appello a giocatori e tifosi ad essere uniti in vista delle sfide future che attendono la nazionale: "Auguro tutta la fortuna del mondo ai miei compagni di squadra e al nuovo allenatore Luis de la Fuente – la conclusione – Ora sarò un tifoso in più, mi divertirò e sosterrò incondizionatamente la nostra squadra. A tutti i tifosi, per il supporto quotidiano ricevuto e soprattutto per quando le cose non sono andate come ci aspettavamo. Quello è il momento in cui è necessario essere più uniti. A tutti voi, grazie!"
Classe '88, Busquets, considerato uno dei giocatori più forti di sempre nel proprio ruolo, terzo nella classifica all time di presenze alle spalle di Sergio Ramos e Iker Casillas, è stato una colonna della Spagna per 18 anni, vincendo da protagonista e titolare fisso il Mondiale 2010 e l'Europeo 2012, quest'ultimo nella finale contro l'Italia, battuta 4-0.