Questo sito contribuisce alla audience di
 

U19, parlano le stelle di Bollini

Ndour: “Un orgoglio il paragone con Pogba, l’esperienza all’estero è preziosa se non la vivi come una moda”; Missori: “Siamo l’Italia del sorriso”.

Tutto pronto per l'esordio degli Azzurri contro Malta all'Europeo U19: l'obiettivo è regalare spettacolo e un pizzico di entusiasmo, come in fondo hanno fatto alcuni della banda Bollini in Argentina, arrivando in finale contro l'Uruguay nel Mondiale U20.

Il bresciano Cher Ndour, che, dopo aver fatto la trafila nell'Atalanta ha giocato con il Benfica e militerà con il PSG, vede in grande spolvero i compagni: "Nonostante caldo e fine stagione, ci sono buone sensazioni; stiamo lavorando al massimo, vedrete una buona Italia. Mi è dispiaciuto non prendere parte al Mondiale, ma il Benfica non mi ha liberato".

A 'La Gazzetta dello Sport' il 'nuovo' Pogba racconta la sua esperienza all'estero: "Andare via a 16 anni mi ha fatto crescere, il triennio al Benfica è stato un apprendistato calcistico sia formativo che intenso; all'estero giochi se sai giocare, non importa se sei alto, basso, magro.. L'allenamento è poca tattica e molto pallone. Dell'Italia mi mancano le abitudini, gli amici, il cibo: consiglio i ragazzi a fare l'esperienza all'estero, se ne sono convinti, non per seguire una moda. Le 'Seconde Squadre' sono utili, puoi prendere confidenza e fare il salto di qualità, restando nell'orbita del tuo Club: andare avanti e indietro in prestito non facilita. Essere paragonato a Pogba è motivo di orgoglio, giochiamo in maniera simile; mi fa impazzire Modric, sembra abbia 25 anni. Il mio idolo? Cristiano Ronaldo, poi mi hanno spostato a centrocampo; uno dei pochi che adesso fanno la differenza è Mbappé".

E' in rampa di lancio (e con fresco trasferimento dalla Roma al Sassuolo) Filippo Missori, che prende la parola a 'Il Corriere dello Sport': "Una occasione da prendere al volo, le tre presenze in Serie A sono state molto importanti, non si può giocare in punta di piedi con i grandi; al Sassuolo i giovani crescono con la giusta pressione, senza venire attaccati come accade altrove. Sono sempre stato un jolly, mi piace correre su e giù per la fascia e posso fare anche il quinto. Siamo l'Italia del sorriso, dopo aver eliminato Belgio e Germania non vogliamo smettere di sognare; è il nostro Europeo, dopo aver saltato quello dell'U17 per il Covid. Sarebbe bello regalare all'Italia un titolo che manca da tanto tempo, non ero ancora nato l'ultima volta".

Next Post

Arabia Saudita, arriva anche Gerrard

Lun Lug 3 , 2023
L'ex leggenda del Liverpool allenerà l'Al-Ettifaq: curioso l'annuncio del club.

Da leggere

P