Uno di Meldola, l’altro di Fusignano, una cinquantina di chilometri di distanza tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena. Due allenatori che hanno fatto la storia del nostro campionato (e della nazionale) parlano a ruota libera dei top team italiani del momento: Inter e Napoli.
Alberto Zaccheroni, in una dichiarazione rilasciata al Corriere della Sera, esalta il duo Dimarco Dumfries, sempre più decisivi nelle ultime uscite dei nerazzurri. “Ho la sensazione che gli avversari non abbiano ancora inquadrato la situazione creata dai continui cambi di gioco dei due esterni dell’Inter. Inzaghi li sta sfruttando molto, grazie anche alla rapidità e alla precisione di Calhanoglu di imbeccare uno dei due. Contro questa spinta e questa qualità non riesci mai a trovare le contromisure giuste. Dimarco mi ha sorpreso perché continua a crescere e ha tanta qualità, Dumfries è un giocatore di gamba, capace di fare 50 metri con il pallone: avercene come lui, anche se a livello di incisività a certi livelli bisogna fare meglio. Di certo l’intesa tra i due esterni è un valore aggiunto che Inzaghi sa come sfruttare: sia per evitare che la squadra si abbassi troppo, sia per essere imprevedibile dentro l’area”.
Arrigo Sacchi, invece, sfata ogni superstizione e si lancia addirittura in una previsione sulla squadra di Spalletti. “Questo Napoli può sognare in campionato e in Champions obiettivo minimo la semifinale. La squadra è uno spettacolo, una delizia per gli occhi, sulla scia delle grandi del passato, dell'Ajax di Michels, del Barcellona di Guardiola e del mio Milan degli imbattibili. Non mi stanco mai di vederlo giocare”. “Per avere successo ci vogliono tore cose: motivazione, spirito di squadra e gioco; e per me il Napoli le ha tutte – prosegue Sacchi – Non sono un veggente, semplicemente seguo le partite. Gli azzurri sono una squadra sinergica, dove c'è comunicazione. Siamo all'interiorizzazione, ovvero tutti hanno assimilato quello che dice Spalletti”.