Oggi non ha proprio bisogno di presentazioni: Achraf Hakimi è uno dei giocatori più forti al mondo nel suo ruolo, capace di “arare la fascia” come nessuno, o pochi altri.
Cresciuto nel Real Madrid, ha poi trovato la svolta della sua carriera nel 2018, quando è passato in prestito biennale al Borussia Dortmund, affermandosi e confermandosi.
Il trasferimento all’Inter è stata la definitiva consacrazione: con Antonio Conte in panchina ha vinto l’ultimo Scudetto nerazzurro, risultando determinante in più occasioni.
In estate è poi passato al PSG, ultima tappa in ordine di tempo della sua carriera che, a 23 anni, sembra aver ancora molto da dire: c’è stato, come spesso accade, un momento da “sliding doors”.
Sempre nel 2018, poco prima del passaggio al Dortmund, Hakimi era stato accostato all’Alavés nell’ottica sempre di una cessione dal Real Madrid.
“L’Alavés ha seguito parecchi giocatori che hanno avuto una carriera incredibile: Achraf Hakimi, ad esempio”.
Intervenuto ai microfoni di Radio MARCA, Sergio Fernandez, direttore sportivo dei baschi, ha raccontato il retroscena di mercato.
“E’ venuto anche a Vitoria per firmare il contratto con l’Alavés nello stesso periodo in cui è stato ceduto al Borussia Dortmund”.
Poi, però, arrivati all’ultima firma l’affare non si concretizzò. Oggi è diventato quel che è: imprendibile sulla fascia, inseguito dagli avversari e dai Top club europei.