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Qatar 2022, Suarez leva la benzina dal fuoco

Il Pistolero: “Contro il Ghana non è una rivincita. Nello sport si ragiona sul presente, per questo ho abbracciato Chiellini quando l’ho ritrovato”.

Le due iconiche istantanee iridate di Luis Suarez sono il fallo di mano con cui al Ghana fu impedito l'accesso alla semifinale di Sudafrica 2010 e il morso a Giorgio Chiellini nell'ultima partita degli Azzurri ai Mondiali, era Brasile 2014.

Il 35enne di Salto, che ha fatto fuoco e fiamme con Liverpool, Barcellona e Atletico Madrid, si è così espresso alla vigilia di un altro (e un filo meno decisivo) Ghana-Uruguay: “Forse i giocatori che parlano di rivincita avevano allora otto anni e neppure se la ricordano, o magari l'hanno vista sul web. L'altro giorno siamo andati a giocare contro il Portogallo e nessuno ha parlato di rivincita, perché li abbiamo eliminati da Russia 2018. Non puoi convivere con le cose del passato nel mondo dello sport e pensare in primo luogo alla rivincita. Ho fatto una cazzata con Chiellini e poi, quando ho giocato contro di lui, gli ho dato una mano e l'ho abbracciato".

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