Nel corso del suo intervento al Premio Colalucci, il presidente della Lazio Lotito ha difeso Agnelli dopo le ultime vicissitudini in casa Juve: "Andrea è stato abbandonato. Quando si vince tutti sono sul carro del vincitore, quando c’è qualche problema scappano dalle persone da cui si sono tutti abbeverati. Ci sono squadre che hanno guadagnato tanto dalla vendita di giocatori, se non ci fosse stata la Juve non avrebbero incassato 160 milioni. Vedo il lato umano e il rispetto delle persone: la Juve ha contribuito al sostentamento del calcio italiano poi i problemi gestionali sono altri e non ne entro".
Lotito ha parlato anche dell'incontro con Agnelli: "L'ho visto al Senato e l’ho abbracciato, dire oggi che la Juve è male di tutto il calcio non è corretto. Io ho avuto posizioni differenti da loro, un conto è la politica, un conto però è il valore umano, Andrea è uno che lavora. Per venire in ufficio da me partiva alle 6 di mattina. C’è il rischio che tutto questo si allarghi? Non lo so, di certo la Lazio non ha nessun problema. Sono orgoglioso e tranquillo, nonostante io sia partito con una situazione drammatica da 250 milioni di debiti, non siamo ricorsi ad artifizi. Plusvalenze? Io sono per le valenze, senza plus. Se uno vale lo dice il campo. Fatti e non parole".
Infine la chiusura sul futuro di Milinkovic: "Che si fa calciomercato qui? I contratti si fanno quando scadono. Dal punto di vista tecnico, la Lazio ha interesse a prolungarlo perché è un grande giocatore e anche un grande uomo. Mi auguro che altrettanta valutazione la faccia il giocatore. Se c'è già un appuntamento in agenda? Nella vita tutto ciò che ha inizio ha anche una fine. Milinkovic è un giocatore su cui la Lazio punta. Quello che manca, però, sono i presidenti. Se vedete sono pochi quelli italiani rimasti, che lo fanno con dedizione. Il denaro non è tutto nella vita, contano di più il cervello e le idee".