Esordirà in Serie A realizzando uno dei suoi sogni nel cassetto Lorenzo Lucca, centravanti classe 2000 che, dopo l'esplosione a Pisa, ha assaporato l'Eredivisie (28 presenze e 8 gol con l'Ajax, ma anche svariate partite 'retrocesso' in 'Seconda Squadra').
"Non potrò però coronare l'altro sogno, quello di scambiare la maglia e fare due chiacchiere con Ibrahimovic, il mio idolo. Sarebbe bello incontrare Bonucci, un altro che viene come me dalla gavetta" confessa il ragazzo di Moncalieri "Ringrazio l'Udinese che, come mi ha confermato Mister Sottil, mi ha voluto fortemente; ho subito un pizzico la pressione dopo l'esplosione a Pisa, con il CT Mancini che era venuto a osservarmi contro il Pordenone. Dopo i 6 gol iniziali, ho avuto problemi con il menisco e giocato con le infiltrazioni, quindi mi sono fermato. Venire in Friuli è la mia grande occasione, posso svoltare".
Questo il bilancio dell'esperienza con i 'Lancieri', rivelato a 'La Gazzetta dello Sport': "Ho imparato tanto, è una scuola calcio per grandi; lavori per migliorarti, si usa fare stop, controllo, muro.. La società ti dà tutto, tranne le maglie: ne ho comprate un centinaio. L'impatto ambientale non è stato comodo, non esiste il ritiro prima di fare la partita: sono migliorato dal punto di vista della concentrazione. Gli olandesi hanno fatto gruppetto, parlano solo tra di loro nella propria lingua, ho legato con Rulli, Alvarez, Ocampos; con il cambio di allenatore hanno puntato sui loro ragazzi. Quando mi hanno chiamato in causa, ho però risposto bene: il mio riferimento era Huntelaar, che ha un ruolo dirigenziale, mi tranquillizzava".
I 201 centimetri e il 47 di scarpe suggerirebbero propensione alla pallacanestro: "Non ho mai praticato il basket, nonostante l'altezza: giocavo a tennis, avevo una bella battuta. Mio fratello Riccardo ha 16 anni e milita nel Volpiano, è alto 1,91 e lo seguono già in tanti".
